RADEK SZLAGA

Kill Your Idols

September 26 - October 7, 2022

Basilica di San Celso
Corso Italia 37
Milano, IT

This really happened, even though it sounds like a scenario from a Hollywood production in the early 1990s. In 1989, Manuel Noriega, the runaway dictator of the Republic of Panama, fled from the invading American troops and sought refuge in Panama’s embassy of the Catholic Church, the Apostolic Nunciature of the Vatican. The command of the US Armed Forces chose to confront him with the use of, not only Delta Force operatives, whose orders were to seize him, but also with the so-called psy-ops, Psychological Operations Group who deployed a massive PA system outside the embassy blasting heavy metal to the self-proclaimed opera enthusiast. Apparently, Mr. Noriega did not enjoy Metallica’s Enter Sandman, Welcome to the Jungle by Guns N’ Roses, nor Black Sabbath’s Paranoid. Several days into this acoustic assault, Noriega, clad in a military uniform, a toothbrush and a Bible in hand, emerged from the building. He was immediately accosted by television cameras. “Yo soy el General Noriega. Me rindo a las fuerza de los Estados Unidos.” I am General Noriega, and I am surrendering to U.S. forces, were his only words as he gave himself in to the US servicemen.

Radek Szlaga (b. 1979) captures the absurd, anecdotal and humorous aspects of this story in a new series of works. Born to witness the dismantling of the communist regime in Poland, Szlaga relocated to the United States with his family in the 1990s. Never settling down, living in several European countries, he currently claims Belgium as his home. His childhood fascinations with the American luster, in particular the idea of the USA as a global superpower continue to seep into his works in ever new constellations. Only that the artist also is plenty aware of the disconnect between this projected image and the everyday reality of the American omnipotent hegemony crumbling down and dissipating into the past. Szlaga developed a forceful atlas of imagery that casts diverse events and personas as actors in his paintings and who serve as excellent subjects for the discussion about the shape of the contemporary world.

Basilica di  San Celso hosts the seemingly radical narrative staged by Szlaga. Kill Your Idols takes its title from the writing on a t-shirt worn by Guns N’ Roses’ leader Axl Rose, one of the unsung heroes of the infamous playlist that forced Noriega into submission.

Much like the dictator of Panama, Axl Rose emerges weary and worn-out, rendered by Szlaga in a sculpture. Rose is a man now in his sixties, physically a long way from the poster idol he is remembered as. It is not a mockery; it is rather an unforgiving truth which makes one think of the erosion of ideas, norms, and dogmas that the two men once thrived upon. Malarstwo (Polish for ‘painting’) spelled by Szlaga with the iconic Metallica typeface, is as much a reckoning of the artist’s fantasy of a universal, empowering global power, as it is a jeer at the way the output of the American creative industry has been weaponized and driven into overkill. Some of this music will never sound the same, but now, go ahead: kill your idols.

This exhibition is supported by PostmastersROMA, Instituto Polacco di Roma,  LAQ - lartquotidien, and Basilica di San Celsio. 

Da martedì 27 settembre a venerdì 7 ottobre 2022 presso la Basilica di San Celso apre al pubblico Kill Your Idols, la prima mostra a Milano dell’artista Radek Szlaga (Gliwice, 1979), tra le voci di punta della scena artistica polacca contemporanea.

L’esposizione è promossa dalla galleria PostmastersROMA con il patrocinio dell’Istituto Polacco di Roma e la collaborazione dell’associazione LAQ – lartquotidien, ed è accompagnata da un testo critico di Giovanna Manzotti.

Formatosi tra la Polonia e gli Stati Uniti, Radek Szlaga è un artista multidisciplinare che si esprime attraverso la pittura, il disegno, la scultura e l’installazione, ponendosi come mediatore di un particolare dialogo tra i linguaggi artistici tradizionali e le prospettive più contemporanee. Le sue opere, caratterizzate da una densa stratificazione di colori, materiali, disegni e iconografie, sono la manifestazione di un immaginario tanto personale quanto collettivo costruito negli anni assimilando elementi iconici ed evocativi tratti dalla cultura popolare, dalla storia, dalla politica e dai mass media.

Per la mostra Kill Your Idols, pensata appositamente per gli spazi della Basilica di San Celso, Szlaga presenta Noriega Mix Tapes, una serie inedita di opere – 13 dipinti e una scultura – ispirate a un fatto storico al limite dell’assurdo, del quale raccoglie gli aspetti più aneddotici e umoristici filtrandoli attraverso la propria cifra stilistica.

Nel 1989, il dittatore panamense Manuel Noriega sfuggì all’invasione americana rifugiandosi nell’Ambasciata del Vaticano a Panama. Per catturarlo, il comando delle forze armate statunitensi scelse di adottare un metodo non convenzionale: schierò una decina di amplificatori all’esterno dell’ambasciata per stanare il dittatore, grande appassionato d’opera, a suon di musica heavy metal. Brani come Enter Sandman dei Metallica, Welcome to the Jungle dei Guns N' Roses, o Paranoid dei Black Sabbath risuonarono per giorni finché Noriega, sfinito, si consegnò alle forze statunitensi.

Ancora una volta Szlaga si relaziona con i maggiori temi del mondo contemporaneo con lucidità e disillusione: centrali nella sua riflessione sono concetti come la globalizzazione, l’informazione e le post-verità, gli equilibri di potere tra Oriente e Occidente, restituiti al pubblico in tutta la loro complessità anche dal punto di vista della creazione dell’opera. L’artista infatti seleziona, archivia e rielabora elementi dell’immaginario est-europeo e americano, fondendo cultura alta e iconografia popolare accanto a suggestioni del proprio subconscio.

Eclettici e stratificati, i lavori in mostra restituiscono questa complessità attraverso immagini frammentate, a metà tra figurazione e astrazione, che invitano a soffermarsi sulla loro superficie frastagliata, formata da diverse stratificazioni di colori e materiali - texture fisiche e insieme ideologiche - nate da frammenti di lavori precedenti, inserite in una rigorosa e articolata ricerca artistica focalizzata sul presente.

Centrale nella produzione artistica di Radek Szlaga è l’elemento autobiografico. Nato durante la caduta del regime comunista in Polonia, l’artista si trasferisce con la sua famiglia negli Stati Uniti negli anni Novanta. L'esistenza diasporica di Szlaga risulta divisa tra l’ammirazione del “primo mondo” e la realtà est-europea, culminando in Kill Your Idols come una presa di coscienza dello scollamento tra l’immagine illusoria della superpotenza globale americana e lo stato attuale di quell’egemonia: sgretolata e dispersa nel passato. Metafora di questa riflessione è una scultura che ritrae Axl Rose, leader storico dei Guns N’ Roses ormai sessantenne e svigorito, che incarna l’attuale erosione di quegli ideali, dogmi e certezze su cui in passato si sono costruiti i più grandi miti universali.

Cenni biografici

Radek Szlaga (1979, Gliwice, Polonia) vive e lavora a Bruxelles (BE) e Detroit (US). Laureato all'Università delle Arti di Poznań, Szlaga utilizza differenti media come la pittura, il disegno, la scultura e l'installazione adottando un approccio audace verso la cultura visiva dell’Europa orientale e dell’America, facendo largo uso dell’immaginario del proprio subconscio. Al centro del lavoro di Szlaga c'è l'esplorazione dell'identità e del confine tra realtà e simulazione. La sua pratica si basa sia sulla ricerca storica sia su un'esplorazione introspettiva dei propri ricordi e sogni. Szlaga descrive il suo approccio pittorico come 'un modo di pensare' che implica un costante ripensamento e 'scrostamento' di strati di tradizione e storia attraverso il riciclo selettivo di immagini archiviate e ritrovate, che spesso, letteralmente, 'taglia e incolla' trasferendo frammenti da una tela all'altra.

Szlaga ha presentato le sue opere a: KUMU (Tallinn), NEST (Den Haag), Zachęta — National Gallery of Art (Varsavia), Museum Jerke, (Recklinghausen), CCA Ujazdowski Castle (Varsavia), Württembergischer Kunstverein (Stoccarda), Museo Nazionale a Poznań, Foksal Gallery (Varsavia), Galerist (Istanbul), Postmasters Gallery (NYC), Pioneer Works (NYC) National Art Museum of China (Pechino), Trinosophes (Detroit), Performa 13 (NYC), Contemporary Art Center (Vilnius) ), Museo Nazionale di Stettino, Museo Jerke (Recklinghausen). Le sue opere sono presenti nelle seguenti collezioni: Collezione Société Générale Parigi, Collezione d'arte della Banca centrale europea di Francoforte sul Meno, Collezione della Fondazione d'arte polacca ING Varsavia, Castello di CCA Ujazdowski Varsavia, Museo Jerke Recklinghausen, Collezione Osman Djajadisastra Germania, Museo Nazionale di Poznan, Museo Nazionale Museo Danzica.

IG: @radekszlaga

Istituto Polacco di Roma

Fondato nel 1992, l’Istituto Polacco di Roma è un ente del Ministero degli Affari Esteri polacco per la diplomazia pubblica e culturale. La sua missione è la diffusione della cultura, dell’arte e della storia polacca, nonché la promozione del dialogo fra la Polonia e l’Italia nel campo della cultura, dell’educazione, della ricerca e della vita sociale.

L’Istituto Polacco collabora con diverse organizzazioni culturali in tutta Italia e Malta e offre il proprio patrocinio ad eventi, festival e progetti che valorizzano la cultura polacca. L’Istituto Polacco organizza presentazioni di mostre, film, libri, organizza conferenze, incontri, spettacoli e concerti.

Negli ultimi anni ha offerto al pubblico italiano numerosi incontri con artisti, scrittori ed intellettuali polacchi, tra cui Wisława Szymborska, Sławomir Mrożek, Tomasz Stańko, Leszek Możdżer, Rafał Blechacz, Krzysztof Zanussi, Andrzej Żuławski, Ryszard Kapuściński.

instytutpolski.pl | IG: @istituto_polacco_di_roma

LAQ - lartquotidien

Fondata nel 2018, LAQ - lartquotidien è un'associazione no profit che si occupa dell'organizzazione di mostre, visite guidate e della creazione di progetti culturali. Il focus dell’associazione è sostenere artisti e progetti che contribuiscono a far sviluppare una coscienza critica. Le attività principali di LAQ-lartquotidien sono: coordinare gli eventi nello spazio della Basilica di San Celso a Milano, gestire la produzione di mostre, fornire consulenza ad artisti e gallerie che vogliono esporre a Milano.

lartquotidien.com | IG: @laq__lartquotidien

Basilica di San Celso

In uno dei luoghi più suggestivi nel centro di Milano sorge in Corso Italia la Basilica romanica di San Celso recentemente restaurata per essere adibita a spazio dedicato ad eventi e attività culturali.

Realizzata nel X secolo in un’area cimiteriale all’esterno della cerchia muraria romana conosciuta come “ad tres moros” (i tre mori) dove, si tramanda, furono ritrovati da Sant’Ambrogio i resti dei corpi dei martiri San Nazaro e San Celso, l’edificio è oggi uno dei monumenti più antichi e ancora poco conosciuti di Milano.

Le sue trasformazioni sono testimonianza della storia di Milano nei secoli.

Del tempio romanico-lombardo, costruito per volontà dell’arcivescovo di Milano Landolfo II, oggi ne rimane circa un terzo. Il resto fu demolito nel 1821 per dar spazio all’adiacente Santuario.

L’ingresso da Corso Italia si apre su di un giardino introdotto da una cancellata d’epoca in ferro battuto e delimitato ai lati da pareti scandite da lesene e archi adorni di capitelli e sculture romaniche e rinascimentali.

L’esposizione è promossa dalla galleria PostmastersROMA con il patrocinio dell’Istituto Polacco di Roma e la collaborazione dell’associazione LAQ – lartquotidien.

Radek Szlaga in Rai TGR - Buongiorno Regione - Lombardia, Sept 29, 2022

Corriere Della Serra La Lettura (weekly) October 2, 2022

Previous
Previous

YINYANG #1 - Tomasz Kręcicki + Peter Frederiksen - Tense Anxieties 2022

Next
Next

Filippo Minelli - Bikini Mururoa 2022